Calx Mariae, presentata una nuova casa editrice cattolica a Londra

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Nella serata di giovedì 9 giugno 2022, per iniziativa dell’associazione Voice of the Family è stata presentata al Brompton Oratory di Londra la nuova casa editrice Calx Mariae. I libri che sono stati presentati per la prima volta in lingue inglese sono due classici della letteratura cattolica – Il senso cristiano della Storia di Dom Prosper Guéranger e Cristianesimo vissuto di Dom François de Sales Pollien – e due nuovi titoli usciti da poco – La moda cristiana nell’insegnamento della Chiesa di Virginia Coda Nunziante e La Chiesa fra le tempeste: il primo millennio di Storia della Chiesa di Roberto de Mattei.

Gli autori sono stati accolti calorosamente in un evento la cui partecipazione ha superato ogni aspettativa. Tra i numerosi e qualificati presenti, Joseph Shaw, presidente di Una Voce Internazionale, Thomas Pink, professore del King’s College di Londra, sacerdoti e leader pro-vita.

John Smeaton, già direttore generale della SPUC (Società per la protezione dei bambini non nati), che con Maria Madise dirige Voice of the Family, ha presentato l’iniziativa in questi termini: «Siamo un’organizzazione laica e cerchiamo semplicemente di servire la Chiesa supportando il costante e immutabile insegnamento specialmente sulla famiglia e sulla sacralità della vita. Calx Mariae in latino significa “il tallone di Maria”, che schiaccia la testa di satana. In quanto figli di Maria, aspettiamo il trionfo del Suo Cuore Immacolato, al quale pieni di speranza siamo più vicini grazie alla Consacrazione della Russia al Cuore Immacolato di Maria da parte di Papa Francesco, in unione con i vescovi del mondo». John Smeaton aggiunto: «L’offerta di buoni libri cattolici appare particolarmente importante oggi, in cui la sovrabbondanza di informazioni soffoca la formazione cristiana e l’emotività prevale sui principi. Dopo le Sacre Scritture e l’insegnamento tradizionale promulgato dal Magistero della Chiesa cattolica, non c’è tesoro più grande per l’istruzione e l’edificazione dei cattolici che le opere dei grandi santi e personaggi della Chiesa».

Dopo John Smeaton ha parlato John Deighan, suo successore come direttore generale della SPUC, che ha elogiato il lavoro di Voice of the Family teso a restituire ai fedeli l’autentico insegnamento cattolico e a coltivare una cultura in cui la vita umana sia veramente rispettata.

Padre Serafino Lanzetta, superiore della comunità dei Francescani dell’Immacolata della diocesi di Portsmouth, nonché teologo e autore di numerosi libri, ha esordito presentando l’opera di dom Pollien ponendo l’accento sui principi cattolici rispetto agli espedienti della cura pastorale: una gerarchia di valori che rende conto della fecondità dell’apostolato dei Francescani dell’Immacolata stessi. «Il cristianesimo vissuto consiste infatti nell’apprendere quei principi essenziali che ci conducono da questo mondo alla vita eterna. La precedenza di Dio su tutto il resto è anche la precedenza dei principi – della dottrina spirituale e mistica – sull’apostolato e la cura pastorale. Non è forse questo ciò di cui abbiamo veramente bisogno oggi, quando la prassi, l’azione, sembra essere l’unica regola di vita? … Insegnando i principi stessi della vita cristiana, questo libro è davvero provvidenziale, in un momento in cui la pastorale distaccata dalla dottrina e dalla fede sembra essere l’obiettivo stesso della Madre Chiesa. Fare senza essere e senza prima essere santi, non è nulla; una mera perdita di tempo».

È poi intervenuta Virginia Coda Nunziante, presidente dell’Associazione Famiglia Domani – nonché della Marcia per la Vita di Roma dal 2011 al 2021 – e autrice de La moda cristiana nell’insegnamento della Chiesa, presentato in occasione dell’evento. Prima di affrontare il tema, particolarmente ricco, del proprio lavoro, ha espresso la sua ammirazione per il Cristianesimo vissuto di Dom Pollien, che ha definito «uno dei migliori testi di spiritualità… in particolare per noi laici, il libro è fondamentale per aiutarci a capire il senso dell’essere cristiani e del voler essere cristiani nella società completamente scristianizzata in cui siamo immersi». Lo stesso contesto storico-sociale che la scrittrice ha sottolineato in questa sede è stato essenziale anche per la discussione sull’importanza della moda cristiana: «In questi giorni d’estate, non solo le località di villeggiatura ma anche le grandi città come Roma o Londra sono invase da persone, uomini e donne, vestite nel modo più indecente. Questo fenomeno rappresenta, a mio avviso, una brutale violenza contro i cristiani, perché mette a rischio una delle virtù più importanti ma anche più fragili della nostra fede: la castità, la purezza. Nelle strade e nelle piazze delle grandi città vengono imposte ai passanti scene che disturbano la vista, alimentano la curiosità, provocano desideri disordinati e, in questo senso, costituiscono una vera e propria aggressione. Eppure non possiamo negare che c’è una certa coerenza in questo abbigliamento indecente: corrisponde alla filosofia di vita dominante, che è quella del materialismo, dell’edonismo e della dissipazione di tutti i valori. Tutto è permesso e la ricerca del piacere è il fine ultimo dell’uomo. C’è una coerenza in queste immagini».

Continuando a considerare la scena contrastante dell’edificio ecclesiastico e gli obblighi di un sacerdote, il cui aspetto deve sempre essere coerente con la sua identità, Virginia Coda Nunziante ha chiesto: «Ma perché il sacerdote dovrebbe avere il dovere di manifestare sempre la sua identità e il laico, il semplice cristiano, non dovrebbe avere anche il dovere di parlare, muoversi e vestirsi da cristiano? Questo vale sia per gli uomini che per le donne, che nel loro ordine esteriore devono sempre esprimere l’ordine interiore a cui tendono, che è un riflesso dell’infinita bellezza che è Dio. Questo è il significato di cristianesimo vissuto ed è per questo che esiste una moda cristiana».

L’ultimo oratore del lancio è stato il professor Roberto de Mattei. Presidente della Fondazione Lepanto, autore di un libro, La Chiesa nelle tempeste: Il primo millennio di storia della Chiesa, che offre un sintetico quadro della storia della Chiesa, dalla sua fondazione fino alla prima crociata alla fine dell’XI secolo. Il professor de Mattei ha ripreso il filo conduttore del suo libro, considerando l’espansione della cristianità a Oriente alla luce degli attuali eventi globali. «Mentre l’Occidente rinnega se stesso, le proprie radici, la propria tradizione», ha osservato, «la Russia di Putin proclama un’identità opposta a quella dell’Occidente; anch’essa cancella e riscrive la propria storia». Il presidente della Fondazione Lepanto ha poi dimostrato la coesione e la continuità della tradizione cristiana in Oriente e in Occidente, a partire dalla cristianizzazione e dalla successiva fioritura della Rus’ medievale.  Il professor de Mattei ha concluso sottolineando che «un errore non si combatte con un altro errore ma con la verità, piena e intatta che, nel corso dei secoli, è stata fedelmente trasmessa dalla Chiesa cattolica». Nel suo intervento, come nel suo libro, il professor de Mattei ha ribadito la sua piena adesione ai principi delineati da Dom Guéranger che nel suo libro Il senso cristiano della storia, scrive che lo storico cattolico è colui che «giudica i fatti, gli uomini e le istituzioni dal punto di vista della Chiesa; non è libero di giudicare altrimenti, e questa è la sua forza».  «Sono lieto che Calx Mariae abbia tradotto e pubblicato anche questo importante saggio che ci conferma l’importanza della storia nella battaglia delle idee. Oggi assistiamo al tentativo di cancellare la memoria storica, al tentativo di riscrivere la storia in senso anticattolico e antioccidentale. E la storia della Chiesa ci aiuta a combattere questi errori».

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