(Emmanuele Barbieri) La manifestazione di Acies Ordinata del 28 settembre ha aperto una settimana in cui molte voci coraggiose si stanno levando contro la deriva amazzonica della Chiesa. Altre si faranno sentire.
Il cardinale Walter Brandmüller, uno dei firmatari dei Dubia sull’Amoris laetitia, in un documento dal titolo Ohne Juda, ohne Rom bauen wir Germaniens Dom, pubblicato dal sito cattolico Kath.net, denuncia il pericolo che il nuovo cammino sinodale tedesco possa accelerare il declino della fede cattolica in Germania, portando a una “chiesa nazionale” senza pressoché alcun legame di Roma. «Non lo si può più trascurare: il fantasma di una chiesa nazionale tedesca è sempre più evidente», scrive il Cardinale, aggiungendo che «l’isolamento nazionale di quanto è rimasto del cattolicesimo tedesco in una chiesa nazionale senza quasi alcun legame con Roma, sarebbe certamente il percorso più sicuro verso il declino finale».
Il 1 ottobre, un gruppo anonimo di prelati, sacerdoti e laici cattolici, sotto il nome di Coetus Internationalis Patrum, ha prodotto un testo in cui si afferma che l’Instrumentum laboris preparato per la prossima assemblea del Sinodo «pone seri interrogativi e desta gravissime riserve, per la sua contraddizione sia con singoli punti della dottrina cattolica sempre insegnata dalla Chiesa, sia con la fede nel Signore Gesù, unico Salvatore di tutti gli uomini». I teologi ne hanno tratto, secondo il metodo classico, quattro proposizioni in forma di “tesi”, definendo “inaccettabile” l’insegnamento da esse trasmesso.
Il 2 ottobre è stato lanciato un libro-intervista della giornalista Diane Montagna a mons. Athanasius Schneider. Il libro pubblicato da Angelico Press ha il significativo titolo Christus Vincit: Christ’s Triumph Over the Darkness of the Age. In queste pagine, mons. Athanasius Schneider affronta tanti argomenti tra i quali la diffusa confusione dottrinale, i limiti dell’autorità papale, i documenti del Vaticano II, le ideologie anticristiane e le minacce politiche, il terzo segreto di Fatima, il rito romano tradizionale e il Sinodo dell’Amazzonia. Come il suo patrono del quarto secolo, sant’Atanasio il Grande, il vescovo Schneider dice cose che altri non direbbero, seguendo senza timore il consiglio di san Paolo: «annunzia la parola, insisti in ogni occasione opportuna e importuna, ammonisci, rimprovera, esorta con ogni magnanimità e dottrina» (2 Tim. 4, 2).
La settimana si concluderà con due importanti eventi, a cui consigliamo di non mancare. Il primo, promosso da Voice of the Family, è una Tavola Rotonda sul tema La nostra Chiesa. Riformata o deformata. L’incontro si svolgerà dalle 15.00 alle 18.00 del 4 ottobre all’Hotel Massimo d’Azeglio, in via Cavour, con la partecipazione di noti vaticanisti italiani e stranieri e la traduzione simultanea dall’inglese all’italiano.
Il 5 ottobre, proprio alla vigilia dell’apertura del Sinodo presso l’Hotel Quirinale, in via Nazionale, si svolgerà invece l’atteso convegno internazionale sul tema Amazzonia: la posta in gioco, organizzato dall’Istituto Plinio Correa de Oliveira. Il convegno inizierà alle 9.30 del mattino e durerà tutta la giornata. L’ingresso è gratuito: Qui potrete scaricare il programma. Sarà inoltre possibile seguire l’evento in streaming sulla Pagina Facebook “Osservatorio Sinodo Amazzonia”.
Un rosario pubblico è stato inoltre annunziato per le 14.30 del 5 ottobre in largo Giovanni XXIII, lo stesso luogo in cui il 28 settembre si è svolta Acies Ordinata. Lo promuove un anonimo gruppo di cattolici per pregare per la Barca di Pietro alla deriva.