(di Paolo Deotto su Riscossa Cristiana) Cari lettori, anzitutto devo scusarmi con voi, perché mi rendo conto di scrivere cose che non sono molto interessanti. Infatti vi parlerò di una vicenda riguardante un signore che, sia detto con tutto il rispetto, non è davvero un personaggio di grande notorietà, di cui tutti parlino e le cui vicende possano quindi suscitare la legittima curiosità del pubblico.
Però mi permetto di chiedere la vostra attenzione, perché quanto vi esporrò riguarda anche argomenti che interessano tutti: la libertà di espressione, la libertà di cronaca, e anche un certo clima che si è ormai instaurato nel mondo cattolico, in cui non si usa più parlare, discutere, ammonire ove necessario. No, si ricorre alla carta bollata. Forse tutto ciò si inquadra perfettamente nella secolarizzazione drammatica che sta vivendo la Chiesa; tuttavia a me, uomo all’antica (anche per ragioni anagrafiche) questo comportamento appare un po’ singolare.
I fatti
Tre giorni fa, martedì 4 agosto 2015, alle ore 11.58, è pervenuta, sulla casella di Riscossa Cristiana ([email protected]) una mail di “Posta certificata” inviata dall’avv. Giuseppe S. Saguto, con studio in Palermo, via Catania n. 8 bis, avente per oggetto: “POSTA CERTIFICATA: Padre Giulio Maria Scozzaro / Riscossa Romana – Diffida a rimuovere articoli riportati nel sito internethttp://www.riscossacristiana.it” (è chiara la svista laddove è scritto Riscossa “Romana” anziché “Cristiana” – NdR). La mail è indirizzata al sottoscritto, direttore di Riscossa Cristiana, e a un autore, Giampaolo Scquizzato.
Vi invito a leggere questa mail, CLICCANDO QUI.
Come avete visto, l’avv. Saguto scrive in nome e per conto di Padre Giulio Maria Scozzaro (all’anagrafe Giambattista) e si riferisce a due articoli pubblicati su Riscossa Cristiana. Il primo, a firma di Giampaolo Scquizzato è intitolato “Ancora sui Francescani dell’Immacolata. Quando la calunnia gratuita corre in rete: il caso Scozzaro”. Il secondo articolo è intitolato “I FRANCESCANI DELL’IMMACOLATA E LA DISINFORMAZIONE SUL WEB” e non è firmato; per questo secondo articolo rispondo quindi solo io, in qualità di direttore di Riscossa Cristiana.
L’avv. Saguto sostiene che il primo articolo contiene “notizie lesive della reputazione del nostro assistito” , “lede gravemente l’onore” e, addirittura “ha evidente contenuto diffamatorio”. Per il secondo articolo si lamenta che era presente anche nel sito Corrispondenza Romana, dal quale è già stato rimosso.
Dopo altre considerazioni, che avete già letto nella mail dell’avv. Saguto, si invita, pardon, si “INTIMA” di rimuovere detti articoli entro giorni 5 dal ricevimento della mail.
Poi si intimano altre cose, del tutto impossibili da realizzare, delle quali tra poco parleremo.
Cosa obiettiamo
Il primo articolo a firma Giampaolo Scquizzato, non ha assolutamente alcun contenuto diffamatorio, perché espone dei FATTI, ossia la dimissione dello Scozzaro dall’Istituto dei Francescani del’Immacolata, decisa a suo tempo (4 ottobre 2007) dall’allora superiore generale, Padre Manelli e la conferma di detto provvedimento (8 aprile 2008), con rescritto del Dicastero per gli Istituti di Vita Consacrata; lo stesso Dicastero in data 21 luglio 2008 respingeva il ricorso presentato dallo stesso Scozzaro.
Questi sono FATTI, che come tali non possono essere diffamatori. Si tratta di pura cronaca. Nello stesso articolo l’autore criticava un articolo scritto dallo Scozzaro, nel quale veniva attaccato con veemenza Padre Manelli, articolo che tutti possono ancora leggere, ad esempio cliccando su http://cosimino.myblog.it/2013/07/31/tutta-la-verita-sui-frati-francescani-dell-immacolata-di-pad/ . L’autore esercitò quindi il DIRITTO DI CRITICA e il sottoscritto direttore non fece nulla di illecito decidendo la pubblicazione dell’articolo (a meno che il diritto di critica sa stato di recente abolito; non mi risulta).
Vogliamo forse definire la cronaca e la critica come “atti diffamatori”?
Però c’è una novità: con decreto firmato in data 11 febbraio 2015 dal defunto commissario apostolico dei Francescani dell’Immacolata, P. Fidenzio Volpi, viene annullato il provvedimento emesso da P. Manelli in data 4 ottobre 2007 e pertanto lo Scozzaro viene riammesso nell’Istituto dei Francescani dell’Immacolata.
Ce ne rallegriamo con lui. Il decreto del defunto P. Volpi ci era del tutto ignoto; ora l’avv. Saguto ce ne invia copia, chiedendoci, pardon, INTIMANDOCI, di pubblicarla. Non c’è bisogno di intimazioni, se qualcuno avesse avuto la cortesia di inviarcelo prima, lo avremmo già pubblicato. Lo facciamo quindi ora. Ecco il decreto (cliccate sull’immagine per ingrandirla)
Quanto al secondo articolo, anch’esso riporta FATTI. In particolare si parla della raccolta di firme a suo tempo lanciata “In sostegno dei Francescani dell’Immacolata e della Messa Tradizionale”. Fare una raccolta firme è diffamatorio? Nello stesso articolo si riportano le vicende di P. Scozzaro, che ora è stato riabilitato, come da decreto del defunto P. Volpi. Valgono quindi le stesse considerazioni di prima: I FATTI non sono diffamatori. Sono FATTI e basta, storia accaduta. Abbiamo fatto il nostro dovere pubblicando il decreto con cui P. Scozzaro è riammesso nell’’Istituto.
In tutto questo, vorrei davvero capire dove stia la diffamazione e la lesione dell’onore.
Perché abbiamo cancellato uno dei due articoli?
Da quanto esposto sopra, non ritengo mio dovere cancellare gli articoli; ho fatto il mio dovere pubblicando il decreto di riammissione.
Però il primo articolo, a firma Giampaolo Scquizzato, non è più presente al link http://www.riscossacristiana.it/ancora-sui-francescani-dellimmacolata-quando-la-calunnia-gratuita-corre-rete-il-caso-scozzaro-di-giampaolo-scquizzato/
Per un solo motivo: l’autore, il quale conserva la proprietà di ciò che scrive, gratuitamente, per Riscossa Cristiana, mi ha chiesto di cancellarlo. Ho quindi dovuto provvedere in tal senso. Per quanto mi riguarda, non lo avrei cancellato.
Per le considerazioni sopra esposte, che riguardano il diritto di cronaca, non intendo cancellare il secondo articolo, che si trova al link http://www.riscossacristiana.it/i-francescani-dellimmacolata-e-la-disinformazione-sul-web/?option=com_content&view=article&id=2644:da-corrispondenza-romana-uniniziativa-in-sostegno-dei-francescani-dellimmacolata-e-della-messa-tradizionale&catid=61:vita-della-chiesa&Itemid=123
Al più, i lettori verranno rimandati a link non più esistenti su altri siti, laddove esistano nell’articolo riferimenti ipertestuali ad articoli cancellati.
Però l’avv. Saguto ci chiede, anzi, ci INTIMA, anche di fare cose impossibili. Perché?
Al secondo punto delle INTIMAZIONI, ci viene richiesto di attivarci perché gli articoli in oggetto siano rimossi da tutti i siti e blog che li abbiano ripresi e pubblicati. Ci viene richiesto quindi di fare una cosa IMPOSSIBILE. Come è noto Riscossa Cristiana è un sito ad accesso libero per chiunque e chiunque può riprendere articoli pubblicati; capita, e a volte viene messa la fonte, a volte no. Ma è del tutto impossibile sapere quali articoli siano ripresi da altri siti o blog. Un articolo può essere ripreso da mille siti, in ogni parte del mondo, o da nessuno. Non esiste un mezzo per fare tale ricerca, anche perché non tutti i siti vengono ripresi dai motori di ricerca. E in ogni caso, ognuno è libero di riprendere ciò che vuole da Riscossa Cristiana. Perché ci viene intimato di fare una cosa che nessuno è in grado di fare? Non posso pensare che da parte di un legale la cosa sia fatta maliziosamente, per intimidirci, perché saremmo addirittura al reato di minaccia (art. 612 c.p.). Si può solo pensare a una svista, derivante da scarsa conoscenza del lavoro su Internet.
Alcune legittime perplessità
Concludendo, ho chiarito perché il primo articolo è stato cancellato (per volontà dell’autore), mentre non ho intenzione di cancellare il secondo. Ho pubblicato il decreto con cui lo Scozzaro viene riammesso nell’Istituto dei FFI.
Vorrei esprimere però delle legittime perplessità, con la speranza che qualcuno mi aiuti a fare chiarezza. Mi sembra legittimo e anche doveroso verso i lettori:
– Anzitutto, perché la lettera dell’avv. Saguto, datata 24 luglio, ci viene inviata via mail solo il 4 agosto (dopo 11 giorni), ossia quando molti sono in vacanza? Se io fossi stato in vacanza, come tanti, avrei letto una INTIMAZIONE che mi dava 5 giorni per adempiere, magari dopo 15 giorni… Si sarà trattato di una svista, di certo; altrimenti dovrei pensare che maliziosamente mi si volesse privare del diritto di replica e di difesa. Naturalmente non lo penso.
– Considerando che il defunto P. Volpi aveva comunque commesso delle irregolarità nello svolgimento del suo compito, domando: aveva l’autorità per annullare un decreto dell’allora superiore generale, considerando che detto decreto era stato riconfermato dalle Autorità superiori (Dicastero per gli Istituti di Vita consacrata)? Purtroppo P. Volpi non può più spiegare nulla. Ma di certo qualche voce autorevole potrà venire in aiuto per fare chiarezza.
– Come valutare il comportamento di un religioso, che è anche sacerdote, il quale, sentendosi in qualche modo danneggiato, anziché ammonire il presunto colpevole (cioè il sottoscritto), ricorre subito ai mezzi mondani, minacciando azioni giudiziarie? Dov’è finita la correzione autorevole che un sacerdote dovrebbe fare al presunto colpevole (cioè il sottoscritto)? A questo proposto chiederò rispettosamente chiarimenti all’attuale Commissario apostolico dei Francescani dell’Immacolata e all’Ordinario della Diocesi in cui P. Scozzaro è attualmente incardinato.
E qui concludo, ringraziando quanti hanno avuto la pazienza di leggermi. Mi limito a far notare che in tanti anni mi sono visto arrivare critiche feroci, spesso insulti, e mai ho lontanamente pensato a sporgere querele. Questione probabilmente di temperamento: preferisco le cose risolte tra uomini, con comportamenti da uomini, che si parlano con franchezza. E, faccio sommessamente notare, io non ho le responsabilità di un sacerdote. Sono un uomo qualunque, che però testardamente continua a credere che esista la libertà di espressione, soprattutto quando si espongono dei FATTI.
Grazie a tutti e a tutti buone vacanze.
(di Paolo Deotto su Riscossa Cristiana)