
È una sinistra radicalizzata la mano armata, che nei giorni scorsi ha profanato due chiese storiche di Santiago del Cile, dandole alle fiamme. è quanto accaduto a pochi passi dal teatro delle proteste inscenate per commemorare il primo anno di disordini sociali nel Paese. I due edifici sacri sono stati distrutti da una folla esaltata ed esultante per il crollo del campanile.
Non si è trattato soltanto di scene di straordinaria follia. Malauguratamente c’è stato di più. Molto di più. I testimoni dell’accaduto hanno raccontato, infatti, di aver notato scritte sataniche e bestemmie sui pochi resti delle chiese, rimasti dopo il rogo, oltre ad accuse ed insulti contro il clero e contro le forze dell’ordine.
Già alcuni mesi fa erano accaduti fatti analoghi. Ora, purtroppo, il bis. Un fenomeno inquietante, che la dice lunga sull’origine e sulla natura di questi scontri.