- La metafisica del Caos e il Soggetto Radicale di Aleksandr Dugin (1a parte)
- La metafisica del Caos e il Soggetto Radicale di Aleksandr Dugin (2a parte)
- La metafisica del Caos e il Soggetto Radicale di Aleksandr Dugin (3a parte)
(Padre Paolo M. Siano) Come ho scritto nella scorsa puntata (qui: https://www.corrispondenzaromana.it/la-metafisica-del-caos-e-il-soggetto-radicale-di-aleksandr-dugin-3a-parte/), al termine di una conferenza del 16 novembre 2019, l’editore Maurizio Murelli di AGA Editrice, che ha curato la pubblicazione di varie opere di Dugin, si è chiesto: «E se il Soggetto Radicale fosse Lucifero?» (qui: https://latinatu.it/aprilia-in-prima-linea-e-dugin-tra-batteri-che-uccidono-ebrei-pestati-e-che-guevara-di-estrema-destra/). La risposta può essere affermativa anche alla luce dei seguenti dati. Evidenzio in grassetto concetti e brani importanti.
Apro una parentesi. Nel 2016 AGA Editrice pubblica la terza edizione italiana (riveduta, corretta e integrata) del libro “La Corte di Lucifero” [Luzifers Hofgesind, 1937] di Otto Rahn, traduzione a cura di Alessandra Colla. Otto Rahn (1904-1939), ufficiale delle SS, appassionato di paganesimo germanico e gnosticismo cataro, dei miti del Graal, di Thule, del Nord e della «Grande Mezzanotte», venera ed elogia Lucifero preferendolo al Dio degli Ebrei e dei Cristiani (es.: cf. pp. 34-36, 106-107, 122, 127-130, 417-425, 468).
Proseguo con il caso Dugin.
Nel 2019 le Edizioni AGA di Milano del Dr. Murelli pubblicano il libro di Aleksandr Dugin, Teoria e fenomenologia del Soggetto Radicale (a cura di Francesco Marotta, Andrea Scarabelli e Luca Siniscalco, 482 pagine), traduzione dall’edizione russa (2009) a cura di Irina Sheherbinina. Sulla copertina del libro spiccano un Sole Nero e un Angelo che grida. A pag. 4 leggiamo: «Idea grafica copertina: Vladimir Dmitrenko (“L’Angelo caduto” – Madrid)». Dunque quell’Angelo è, o rappresenta, il Soggetto Radicale…
A pag. 5 la dedica «A Julius Evola / anima stante e non cadente / prima aurora del Soggetto Radicale».
Nella Prefazione di Luca Siniscalco (pp. 9-28) leggiamo che la teoria origeniana dell’apocatastasi, dunque la palingenesi finale e la redenzione del Diavolo e dei dannati, «sembra preparare il terreno teologico all’apparizione del Soggetto Radicale» (p. 16). «Anche a Satana, insomma, è concesso di aspirare al Paradiso» (p. 16). Il Soggetto Radicale è «un angelo perduto» e nella prassi dell’«Angelo-Soggetto Radicale» «ogni forma di dualismo scompare, incendiata in un’apocalittica complexio oppositorum» (p. 25). Ancora, il Soggetto Radicale è «l’Angelo della Sovrastoria» (p. 27), «l’Angelus Novus» (p. 27).
Colgo dal libro di Dugin Teoria e fenomenologia del Soggetto Radicale solo alcuni degli elementi non contenuti nel libretto Il Sole di Mezzanotte. Aurora del Soggetto Radicale da me illustrato nella scorsa puntata (qui: https://www.corrispondenzaromana.it/la-metafisica-del-caos-e-il-soggetto-radicale-di-aleksandr-dugin-3a-parte/).
Nel libro Teoria e fenomenologia del Soggetto Radicale, Dugin vede in «Satana» la «figura della sacralità smembrata» e ciò sia nell’epoca della Tradizione, quando le «antiche forme di sacro venivano demonizzate», e sia nel «postmoderno» che ripudia le forme di sacro della Tradizione (cf. pp. 43-44). Dunque per Dugin tutto il sacro ripudiato è demoniaco?
Dugin indica in sintesi la sua «Nuova Metafisica»: «La Nuova Metafisica – ossia la descrizione della situazione ontologica di massima disperazione, nel mondo completamente abbandonato da Dio – si formò in me nella prima metà degli anni Ottanta, nell’ “alto sovietismo”, mentre approfondivo il pensiero tradizionalista (Guénon, Evola, Schuon, eccetera)» (p. 65).
Nel capitolo “L’Oscuro Enoch” (pp. 121-154), Dugin parla dell’identità Enoch-Behemot e della dualità Enoch Solare – Enoch Oscuro, e poi l’Anticristo… L’Enoch o Metatron della «gnosi ebraica» potrebbe essere inteso come «Lucifero», «angelo caduto», «capo degli angeli» (cf. p. 145). L’«Oscuro Enoch» come «Lucifero caduto» (cf. p. 146).
Al termine del capitolo, la sorpresa: l’ultimo paragrafo è intitolato «Pensare non-dualisticamente» (p. 154). Ecco un brano chiarissimo di Dugin: «Avendo ormai superato il creazionismo e il suo inevitabile dualismo – Creatore e creatura, con l’immancabile ex nihilo – forse dobbiamo vedere l’Oscuro Enoch come un’ombra. Non un fenomeno a sé stante, ma la proiezione di un solo Enoch» (p. 154).
Più avanti Dugin parla della «polarità» «Cristo e Anticristo», «il Soggetto Radicale e l’Anticristo» (cf. p. 172), ma alla luce del «pensare non-dualisticamente» il lettore può comprendere che gli opposti sono in realtà uno…
Più avanti Dugin accenna a «la riunione dei contrari» (p. 213) come «il compito della Tradizione» (p. 213).
Nel capitolo-saggio “Astrazione e differenziazione in Julius Evola” (pp. 323-351), Dugin elogia la «via tantrica» e lo «stato tantrico» illustrati da Evola (cf. pp. 338-339).
Dugin precisa che l’«espressione potente» l’«Oscuro Enoch» egli l’ha trovata in un volume collettaneo anonimo dei “Vecchi Credenti” russi, un gruppo scismatico staccatosi dalla Chiesa Ortodossa Russa nel secolo XVII come reazione alle riforme liturgiche del Patriarca Nikon. Dugin li ritiene «Veri Cristiani Ortodossi» (p. 129), «i veri tradizionalisti russi» (p. 130). Sembra proprio che a Dugin, teorico del Soggetto Radicale, piaccia la radicalità, quindi la ribellione, la rivolta più estrema anche contro l’autorità. Dugin predilige i “Vecchi Credenti” più estremisti, i Netovcy (trad. it: “dicono di no”, radicalmente, alle istituzioni ecclesiastiche ortodosse) e i Beguny (trad. it.: “fuggenti”, rifiutano il mondo moderno) per i quali la Tradizione «non c’è più» (p. 130), la Chiesa «non esiste più» (p. 163). Essi sono «radicali, massimalisti, vogliono tutto o nulla» (p. 130). I Beguny più radicali hanno un «incubo», l’ossessione della presenza attorno a loro dell’Anticristo, la loro fede ruota attorno all’Anticristo anche se dicono di pregare Dio e non l’Anticristo (cf. pp. 131-132)… Secondo Dugin i «terribili tempi ultimi» dei Beguny sono quelli di oggi (cf. p. 132). I Beguny ritengono demoniaci quelli che non sono come loro (cf. pp. 132-133).
È interessante che proprio Dugin accosti i “Vecchi Credenti” agli gnostici: «Nei miei studi sullo gnosticismo, mi sono imbattutto in un fenomeno russo che, da un punto di vista metafisico […] si avvicina in modo fondamentale alla visione gnostica del mondo. Sono i Vecchi Credenti, soprattutto le correnti e le confessioni più estreme dei Bespopovcy, ossia i Beguny e i Netovcy» (pp. 162-163).
I Beguny negano possibilità di salvezza anche per la Chiesa Ortodossa russa e vedono tutti gli altri credenti come apostati (cf. p. 163).
Purtroppo Dugin è apprezzato in alcuni ambienti cattolici tradizionali che reagiscono mediaticamente al progressismo intra-ecclesiale. Bisogna stare attenti a non farsi esasperare o influenzare dalle tesi del Dugin “vecchio credente” (per cui la Chiesa e la Tradizione non ci sono più, o comunque finiranno) e gnostico radicale (= metafisica del Caos, Soggetto Radicale).
Nel 2021 AGA Editrice pubblica il libro “Solstizio d’inverno. Dialoghi alla luce del Sole di Mezzanotte” a cura di Maurizio Murelli, che raccoglie la conversazione tra Aleksandr Dugin, Rainaldo Graziani, Lorenzo Maria Pacini, Andrea Scarabelli, Luca Siniscalco svoltasi in un simposio on-line la notte del Solstizio d’Inverno 21 dicembre 2020.
Il moderatore, Lorenzo Maria Pacini («Conte di Pescia, Filosofo, Teologo, Bioeticista, Musicista, Scrittore, Editore, Capo Redattore de Il Pensiero Forte e Vice Direttore de Il Corriere delle Regioni, partner GIGOS & Global Revolution»: qui https://sfero.me/users/lorenzo-maria-pacini), è convinto che si sta «entrando nell’era dell’Acquario, nuova era cosmica in un nuovo ciclo» (p. 10).
Pacini afferma: «il Soggetto Radicale si configura come un ponte verso la nuova era. Abbiamo visto che questa prospettiva si può collocare e comprendere soltanto all’interno di una dimensione ciclica; questa richiede necessariamente una fuoriuscita dalla metafisica così come fino ad ora l’abbiamo vista e intesa» (p. 33).
Secondo Pacini è «qualcosa che è simultaneamente affermazione e negazione, come due facce di una stessa medaglia. Allora questa nuova metafisica si va costituendo e non bisogna aver paura di entrare in questa sfida e compiere questo passaggio» (p. 33).
Ancora Pacini: «Il Soggetto Radicale ha una forma che è fuori dai canoni, appare come un rivoluzionario superamento di quella che è la verità costituita, la sua ontologia e il suo essere che, come ho detto, è un essere e un non-essere allo stesso tempo, una doppia faccia. Noi non possiamo non andare oltre questo ciclo: vi è un compimento che si realizza e si realizzerà comunque, e stanotte lo stiamo vedendo e la simbologia insita in questo passaggio ci spinge e ci permette di comprendere, da un lato in maniera viscerale, ancestrale, archetipica, dall’altro lato in maniera più razionale, estetica» (pp. 33-34).
Dunque bisogna entrare in «una nuova metafisica» e «nella nuova era ed andare oltre» (p. 34). Sembra che per Pacini l’Apocalisse sia vicina: tutto questo è «escatologico», «tutto quello che noi stiamo vivendo è già all’interno di questa realtà» (p. 34).
Inoltre: «Il periodo storico dell’Anticristo, considerato come terribile, periodo di distruzione, guerra, ci pone all’interno di questa trasformazione. È necessaria la destrutturazione di quanto finora il mondo ha vissuto, ed è stato costruito su tale base ontologica e metafisica, per compiere questo passaggio, che è impossibile fermare» (p. 34).
Il Soggetto Radicale sembra più importante di Gesù Cristo: «[…] il Soggetto Radicale è prototipo di quella che è una nuova umanità, perché ha già passato quella porta ed andato oltre quella dimensione ontologica, sociologica, alchemica, questa trasmutazione totale che fa sì che lui diventi autoctono in questa nuova metafisica dell’essere. In un certo senso, è l’unica entità che riesce a passare l’apocalisse ed anche, quindi, l’unico modello capace di metabolizzare questa trasformazione e passare oltre, andando a realizzare quella superominità di cui parlavamo prima, che già era stata preconizzata, e diviene l’unica forma possibile verso cui tendere» (p. 35).
Ancora Pacini: «Mi vengono in mente tanti scritti di grandi maestri dello spirito, come Ermete Trismegisto o, più recentemente, René Guénon, i quali intravedevano una realtà cosmica in movimento verso una nuova era. Noi siamo – e questo anno passato ce lo ha dimostrato – costantemente proiettati in una direzione escatologica. Lo abbiamo visto attraverso il dramma del Covid, delle battaglie sanitarie, lo stiamo vivendo nella dimensione politica mondiale, con da un lato il globalismo e dall’altro la proposta di un mondo multipolare, i potentati transnazionali dell’economia e della finanza e della massoneria, e dall’altro lato la resistenza, composta da coloro che già stanno realizzando dentro di sé questo passaggio, e che sono gli unici prospettivamente che saranno capaci di realizzare questa nuova era. […] La rottura con la Tradizione è morte; ma la morte, ci insegna l’universo, è il passaggio verso una nuova vita, quindi analogicamente lo può diventare per tutta l’umanità» (p. 35).
Più avanti Pacini ribadisce che stiamo entrando in una «nuova era» (pp. 48, 59, 62).
Strane anche queste affermazioni del Pacini: «Siamo gli ortodossi dell’eresia dell’essere, i possibilisti relativi di un’unica ontologia del nuovo mito, gli irrazionalisti noetici del kérigma archeofuturista» (p. 63).
Dugin definisce se stesso, e i suoi discepoli: «Filosofi della Mezzanotte e del Soggetto Radicale» (p. 13). Il Soggetto Radicale è il «Sole di Mezzanotte» che «distrugge i resti di tutto ciò che apparteneva ad una civilizzazione elevata» (p. 13).
Circa il «Sole di Mezzanotte» o «Soggetto Radicale» e la «Via della Mano Sinistra», Andrea Scarabelli afferma: «è nel momento della menzogna suprema, dell’oscurità totale, che questo essere si desta per la prima volta, accendendo un fuoco dove non dovrebbe essere acceso, sviluppandosi in un senso anti-ciclico perché sopra-ciclico, generando una libertà mai conosciuta prima entro una peculiarissima Via della Mano Sinistra. Una via che dissolve il reale, lo muta in pura trascendenza, lo porta ad un altro piano dell’Essere, riconvertendolo in fuoco. Che l’anima occulta di questo fuoco oscuro irradi questo nostro solstizio!» (p. 19).
Dugin spiega che in ogni uomo c’è il Soggetto Radicale, come «homo intimus», «il nero più nero del nero, l’oscuro più oscuro dell’oscuro» (p. 39) e con il Soggetto Radicale appare il suo «doppio» ossia «il Diavolo o l’Anticristo» (p. 39). Il Soggetto Radicale e il Diavolo sono «due poli della radicalità antropologica […] tutti e due formano una struttura della radicalità, dell’antropologia del solstizio» (p. 39), sono «due manifestazioni della radicalità soggettiva» (p. 39). In conclusione, Dugin accenna all’intervento di Luca Siniscalco sul Diavolo e l’Anticristo (p. 41).
E vediamolo brevemente: Siniscalco spiega che nell’«escatologia tradizionale» la lotta tra Bene e Male «viene tutta ricompresa, nell’ottica di una Unità trascendente», il Male rientra nell’«Unus Mundus» (cf. p. 26). Siamo dinanzi alla «coincidentia oppositorum» (Siniscalco rimanda a “Mefistofele e l’androgine” di Mircea Eliade) che si ritrova nel «Grund della divinità» o «Unità primordiale», nei «rituali orgiastici», «nei miti dell’Androgino» (cf. p. 26). Poi Siniscalco spiega che in alcuni testi gnostici il Male è necessario, è voluto da Dio, e in alcune tradizioni islamiche il Diavolo (Iblis) non ha voluto inginocchiarsi dinanzi ad Adamo solo per sconfinato amore a Dio (cf. pp. 26-27).
Il moderatore Pacini ringrazia Siniscalco per quelle «bellissime parole» (p. 28)…
È interessante anche l’articolo “L’Essenza” di Maurizio Murelli il quale, sulla scia del pensiero esoterico di Guénon ed Evola, ritiene le religioni (induista, ebraica, cristiana, islamica, ecc.) quali manifestazioni o delimitazioni dell’unico Principio trascendente (cf. p. 68).
Nel libro Solstizio d’Inverno. Dialoghi alla luce del Sole di Mezzanotte è riportato alle pp. 69-75 l’articolo “Il Natale solare” di Julius Evola già pubblicato in “La Difesa della Razza”, IV, n. 4, 20 dicembre 1940. Evola elogia «la dottrina della razza», la «grande razza aria» (p. 71), la «tradizione aria e nordico-aria» (p. 72).
Pubblicare un articolo dell’Evola fascista è una scelta editoriale quantomeno discutibile.
Ancora di Lorenzo Maria Pacini, direttore editoriale del sito “Idee&Azione”, nonché il più stretto collaboratore italiano di Aleksandr Dugin, segnalo un articolo del 14 luglio 2021 in cui esprime una strana idea (direi: gnostica) su demoni e Satana:
«Nutriamo continuamente i nostri demoni, dandogli in pasto tutto di noi, per poi lamentarci che essi ci sbranano e gettano il mondo nell’oscurità e nella disperazione. Il risveglio, allora, consiste nell’interrompere questo circolo vizioso, uscire dalla virtualità di una realtà creata su misura nelle nostre menti per tenerci prigionieri, assumersi la responsabilità di cambiare noi stessi e, così, trasformare il mondo intero. È allora che i demoni, illuminati da una luce divina interiore, vengono neutralizzati e si comprende che il Tentatore altro non è che un reclutatore di anime elette, le quali dovranno essere trovate pronte a compiere una grande missione, anzi la più grande di tutte su questa Terra: condurre i popoli ad edificare la Nuova Era» (https://www.ideeazione.it/crearsi-nemici-a-misura-delle-proprie-paure/)
Concludo.
Come cattolici dobbiamo rifiutare la metafisica di Dugin il quale, specialmente grazie agli elementi più “semplici” del suo pensiero (es.: Euroasiatismo, antimaterialismo, anti-globalismo), trova accoglienza anche in Italia, in qualche ambiente cattolico “tradizionale” e persino tra francescani (qui: https://www.youtube.com/watch?v=4uol7txoOmQ) forse ignari dei contenuti gnostici del suo pensiero.
In quattro puntate ho messo in risalto tali contenuti, in particolare:
1) la metafisica del Caos, con i seguenti elementi: la discesa necessaria ed irreversibile nell’abisso del male, il rifiuto della logica aristotelica e della ragione, la rivalutazione del Caos come principio primordiale ed eterno…
2) il Soggetto Radicale, presentato come: principio sovraumano che è in noi, Superuomo, androgino, assassino, crudele, inumano, angelo caduto, angelo terribile e terrificante… Insomma, una sorta di “Lucifero”!
3) il pensare non-duale, dunque la teoria esoterica dell’unione/superamento degli opposti (Caos-Logos, Vita-Morte, Bene-Male…).
Qualche discepolo italiano di Dugin ha tentato di giustificare le teorie del maestro citando brani di Vangeli, Lettere Paoline e Apocalisse giovannea. In realtà il vivere secondo la metafisica del Caos e del Soggetto Radicale di Dugin contrasta irrimediabilmente con il vivere secondo il Gesù, il Dogma e i Sacramenti della Chiesa Cattolica Romana.