(di Cristina Siccardi) Nello stesso giorno di Nostra Signora di Fatima, mentre in Burkina Faso veniva distrutta a Singa, nel comune di Zimtenga, la statua della Madonna, portata a braccia per una processione da fedeli che sono stati uccisi in odium fidei, perché credenti nella Santissima Trinità, a Torino, il Santuario mariano della Consolata, cuore della cattolicità subalpina, ospitava, per la rassegna «sui grandi temi di attualità», in collaborazione con il settimanale dell’arcivescovo Cesare Nosiglia La Voce e il Tempo, il secondo incontro dal tema Perché i musulmani onorano Maria madre di Gesù.
Gli islamici uccidono i cristiani e la Chiesa interreligiosa fa spiegare alla gente chi è la Madonna da un musulmano.
Dove siete andati predicatori del Vangelo e della Buona Novella? Questa Chiesa umana li ha aboliti, censurando tutto ciò che è secondo il Vangelo. Al loro posto ci sono sacerdoti privi di dottrina cattolica (non appresa nei seminari), attratti dalla dottrina islamica e ligi ad un Papa contrario a san Francesco d’Assisi, perché san Francesco era un monaco evangelizzatore e predicatore: migliaia di persone ha convertito nel nome di Cristo crocifisso e risorto. E andò fra i musulmani in cerca di conversioni e di martirio per sé.
Così, salgono sulla cattedra delle nostre chiese proprio i musulmani, come ha fatto alla Consolata Yusuf Abd al Hakim Carrara. Dirigente di un importante istituto di credito, egli fa parte di quell’originario nucleo che, coordinato dallo Shaykh Abd al Wahid Pallavicini, ha costituito la Co.re.is, ovvero la Comunità Religiosa Islamica Italiana. È membro del suo Comitato Halal e per l’Economia e la Finanza Islamica. La CO.RE.IS sorse nel 1993 su ispirazione dello Shaykh ‘Abd al-Wahid Pallavicini e di un gruppo di intellettuali musulmani. Oggi rappresenta l’Organizzazione con il maggior numero di cittadini italiani musulmani.
Non solo le chiese vengono vendute e profanate con il placet e il plauso della Santa Sede, ma ora divengono anche palcoscenico dei musulmani, mentre il sangue viene versato nel mondo costantemente, in nome di Allah, con stragi e stillicidi pianificati e determinati. Il Corano presenta la Vergine Santissima come la figlia di un certo ‘Imrân, mentre la madre, quando apprende la notizia della maternità, consacra la creatura ad Allah per servirlo fedelmente nel tempio. Grande il suo dolore al momento del parto, nell’apprendere che non è un maschio, bensì una femmina, perciò viene consolata da Allah, che prende sotto la sua protezione la bambina e la sua discendenza.
Durante l’infanzia a Maria vengono concessi favori celesti per poi ricevere dagli angeli dei messaggi, dai quali conosce la predilezione di Allah per lei, fino ad essere scelta come procreatrice del Messia, uomo santo, ma non divino, che avrà la missione di portare agli uomini un messaggio di Dio.
La maternità della Maria islamica è opera di Allah: il brano coranico che racconta il concepimento di Gesù (III, 45-47) riprende il Vangelo di san Luca (1,32-38) e in particolare i Vangeli apocrifi. Maria per i musulmani è vergine per la sua maternità, ma non Madre di Dio: tale affermazione è considerata una terribile bestemmia. Gli ebrei sono maledetti nel Corano perché hanno osato calunniare Maria e non hanno creduto al concepimento e alla nascita misteriosa di Gesù (IV, 156-57).
Il racconto coranico prosegue la sua narrazione antimariana e anticattolica: giunto il momento del parto, ella si isola sotto una palma da datteri e soffre terribilmente tanto da desiderare la morte. Una voce la consola esortandola a cibarsi di datteri freschi e a rinfrescarsi con l’acqua del vicino ruscello. A questo punto, il neonato Gesù, quando entrano in casa, difende la madre dalle accuse dei parenti di aver disonorato se stessa e la famiglia dando alla luce un figlio illegittimo.
Maria è fra le predilette di Allah insieme ad Asiya, moglie del faraone, che salvò Mosè dalle acque del Nilo, alla moglie di Zaccaria e a Fatima. Inoltre è l’unica donna inserita nella serie dei Profeti, come discendente di Adamo, Abramo, Noè, ‘Imrân. In tutto il Corano viene citata con rispetto, ma, nel contempo, sono accusati i cristiani di attribuirle doni soprannaturali. Inoltre nessuna devozione è dovuta a Maria (solo ad Allah) e non possiede alcun ruolo intercessorio: solo minoritari gruppi che fanno capo all’Islam sciita, la finta figura di Maria viene inserita in pratiche devozionali accanto a Fatima, la figlia prediletta di Muhammad, e ai due figli di questa.
Mentre in ambito sunnita i modelli femminili sono le due mogli di Maometto, ‘A’isha e Khadîja. Tuttavia Maria conosce la venerazione popolare anche in certe regioni, ad esempio nei santuari di Algeri e di Efeso i musulmani si recano a venerare l’immagine della Vergine accanto ai cristiani.
Così, invece di parlare della Madonna di Fatima, dei suoi avvertimenti, dei suoi richiami, delle sue raccomandazioni alla Chiesa e agli uomini, al fine di sorreggere e di far lievitare le anime ancora credenti (sempre meno a causa dei cattivi maestri), dai profanati Santuari della Regina del Cielo parlano della finta madre del finto Gesù.
La Chiesa sottomessa all’Islam? Il documento firmato ad Abu Dhabi il 4 febbraio 2019 da papa Francesco e dal grande Imam di Al Azhar Ahmad Al-Tayyebsulla Fraternità umana per la pace mondiale e la convivenza comune ne dà tutti i segni.
Il Cuore Immacolato di Maria Santissima, come aveva predetto la Madre di Dio e della Sposa mistica del Salvatore a Fatima – nome di battesimo della musulmana Oureana, convertita al cristianesimo ai tempi di re Alfonso I (1109-1185), primo sovrano del Portogallo che non sottomise la sua nazione all’Islam, e la consorte, Mafalda di Savoia, fu la catechista e la madrina di Fatima – trionferà e con il Sacro Cuore materno e verginale anche la Via, la Verità, la Vita. (Cristina Siccardi)