I Templari Federiciani tra Chiesa e Gnosi?

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Nel 2012 a Gerace (prov. di Reggio Calabria) Corrado Maria Armeri fonda il “Sovrano Ordine Monastico (Militare) dei Templari Federiciani”, più semplicemente detti Templari Federiciani. L’Ordine si presenta come confraternita cattolica e interviene presso emittenti radio-tv siciliane e calabresi su temi di attualità (https://cesnur.com/gli-ordini-neo-templari/le-principali-filiazioni-osmtj-e-osmth/). Si definiscono Federiciani perché si ispirano anche a Federico II di Svevia (1194-1250), Re di Sicilia, Duca di Svevia, Re dei Romani, Imperatore del Sacro Romano Impero e Re di Gerusalemme (qui: https://it.wikipedia.org/wiki/Federico_II_di_Svevia). 

A quanto mi risulta l’Ordine non ha al momento un proprio  website su internet. C’è una vecchia pagina del 2014 non aggiornata (qui: https://cavalieritemplarifederician-blog.tumblr.com/post/95085132280/sovrano-ordine-monastico-militare-dei-cavalieri). È invece attiva su Facebook la pagina dei Templari Federiciani del gruppo o Priorato di  Teramo (https://www.facebook.com/pages/category/Nonprofit-organization/Sovrano-Ordine-Monastico-Militare-Templari-Federiciani-Teramo-101958997996085/). Foto e articoli on-line mostrano la presenza di Templari Federiciani in chiese per raduni religiosi o per cerimonie di investitura o di “elevazione” a Cavaliere o Dama (ad esempio a Teramo, nel 2020, qui: https://www.certastampa.it/attualita/39875-cerimonia-di-elevazione-templari-federiciani.html, e nel 2021, qui: https://www.corrierepl.it/2021/06/08/raduno-dignitari-dei-cavalieri-templari-federiciani-nella-cattedrale-di-teramo/). L’Ordine ammette anche donne.

Nel giugno 2021, nella Cattedrale di Teramo, i Templari Federiciani hanno presenziato alla Santa Messa del Corpus Domini presieduta dal Vescovo. Tra i Cavalieri presenti, il Gran Maestro dell’Ordine Corrado Armeri e la sua Vicaria Internazionale Melinda Miceli che ha poi presentato il suo libro “Templaris Compendium”. c (https://www.corrierepl.it/2021/06/08/raduno-dignitari-dei-cavalieri-templari-federiciani-nella-cattedrale-di-teramo/). Durante la Messa c’è stata l’investitura federiciana del Generale Domenico Trozzi, elevato a Priore di Teramo.  Trozzi è stato per 20 anni Comandante del Reparto Volo della Polizia di Stato a Palermo (qui: https://palermo.repubblica.it/cronaca/2016/08/06/foto/il_compleanno_del_generale_trozzi_lancio_col_paracadute_per_i_suoi_70_anni-145493176/1/).

Nel 2020 il Gran Maestro dei Templari Federiciani Corrado Armeri, ha nominato la Dr.ssa Melinda Miceli (classe 1974) «Vicaria del Gran Maestro della Sede Magistrale per l’Arte e la Cultura Internazionale» (qui: https://www.informazione.it/c/3654DEFF-A491-458C-A32E-4F6C3EF034C8/La-nota-scrittrice-MelindaMiceli-nominata-Vicaria-del-Gran-Maestro-Templare-Federiciano-della-Sede-Magistrale-per-l-Arte-e-la-Cultura-Internazionale).   

Miceli è critico d’arte, scrittrice, romanziera, e si interessa anche di temi esoterici (qui: https://www.informa-arte.com/melinda-miceli-pubblica-la-sibilla-poesie-damore-esoteriche-e-sapienziali/).

Ritengo molto interessante il libro di Melinda Miceli, “Templaris Compendium. Tutta la Sapienza Templare in un grande compendio” (Santocono Editore, Rosolini – SR, 2021). Indicherò in grassetto concetti importanti.

Come già altre realtà neotemplari da me descritte qui su Corrispondenza Romana, anche la Dr.ssa Miceli attribuisce ai Templari conoscenze, dottrine e pratiche esoteriche, gnostiche.  Si tratta di un testo ufficiale con tanto di “Prefazione” (pp. 3-4) elogiativa del Gran Maestro Corrado Maria Armeri.

In appendice al libro di Miceli, a pag. 170, c’è un paragrafo del Gran Maestro Armeri («La nuova era Templare»), poi il «Credo Cattolico» dei Templari Federiciani promulgato l’8 dicembre 2012 (pp. 170-174), il loro «Statuto Disciplinare» (pp. 177-182), la loro «Preghiera» (p. 183), «Il percorso spirituale dei Templari Federiciani» (pp. 184-186) tracciato nel 2014 dalla loro guida spirituale mons. Giuseppe Greco (Arcidiocesi di Siracusa), «La difesa della fede» (pp. 186-187), «La cultura federiciana» (pp. 187-188), «La testimonianza di Mons. Vincenzo Filice» (pp. 189-192), «L’alfabeto segreto dei Cavalieri del Tempio» (pp. 193-195). 

Nel Credo Cattolico dei Templari Federiciani troviamo un’altisonante professione di fede che chiama all’appello tutto il Paradiso: la SS.ma Trinità, l’Immacolata, gli Angeli, i Santi, da San Francesco fino a Sant’Ignazio di Loyola… Bellissimo. Il problema fondamentale è che questa professione di fede è contraddetta proprio da vari contenuti del testo di Melinda Miceli, testo approvato e prefato dal Gran Maestro Armeri:  infatti, mentre i Templari Federiciani si dichiarano Cattolici e ritengono di appartenere «ai Fratelli Cavalieri del Tempio di Gerusalemme, la cui Fede immortale custodiamo e proteggiamo» (p. 171), la Vicaria del Gran Maestro attribuisce ai Templari la Gnosi e l’Esoterismo. Vediamo alcuni brani al riguardo.  

Melinda Miceli afferma la presenza di «affinità dottrinarie ed organizzative» tra i Templari e gli «Ismaeliti» del Vecchio della Montagna, ossia i «circoli islamici più evoluti» comprendenti «sufi» e «dervisci» (cf. p. 15).  Miceli afferma che i Templari avevano «una doppia gerarchia», «una gerarchia accessibile» e «una gerarchia occulta, superiore» (cf. p. 19).

Con le seguenti affermazioni Miceli mostra poca conoscenza della Storia e Teologia della Liturgia Cristiana e della Messa: «La Messa che derivava dal mondo antico e orientale in senso stretto non esistette prima del supremo regolatore, Innocenzo III.  In Oriente essa era uno strumento di culto originariamente magico e apotropaico, adottato infatti dall’induismo e dal buddhismo. Quest’aura arcaica non è mai svanita e la si vede manifesta nella liturgia della Messa cantata in Gregoriano e detta in latino» (p. 55).

Miceli ritiene che la spiritualità di San Francesco d’Assisi, vicino a «Frate Elia, alchimista, consigliere politico dell’imperatore Federico II», era «legata ai Templari» (cf. p. 80). Non so con quale fondamento Miceli afferma: «La madre di Francesco era Catara e non a caso la spiritualità Francescana era molto più vicina a quella Catara che alla Chiesa Cattolica, perlomeno nelle fogge estrinseche» (p. 80).

L’autrice fa anche di San Francesco un esoterista e gnostico: «San Francesco era un giovannita; apparteneva cioè a quella corrente spirituale cui appartenevano Catari, Albigesi, Bogomili, Patarini, Dolciniani, Fedeli d’Amore, Rosacroce, Templari, i quali tutti avevano un credo e un pensiero in perfetto accordo con quello dei Sufi, dei Cabalisti, ma anche di Buddisti e Induisti» (p. 81).

Secondo Miceli, Castel del Monte in Puglia apparteneva ai Templari e questi avevano un «loro idolo il Baphomet» (cf. p. 115). Castel del Monte: luogo dove si praticava «la scienza occulta dell’alchimia» (p. 115), luogo simbolo della «massima sintesi della cultura esoterica del tempo» (p. 116).

Il Sigillo dei Templari che mostra due cavalieri sullo stesso cavallo rappresenta «il dualismo e l’equilibrio degli opposti, a cui si rifà il loro ideale» (p. 117); «dentro ciascuno di noi» c’è il «maschile» e il «femminile» (cf. p. 117).

Miceli collega i Templari «alla Dea Madre» (p. 122), al «femminino Sacro» (p. 122), a «luoghi di culto energetico, armonia delle due energie, maschile che scende dal cielo e femminile che sale dal basso dalla terra» (p. 122).

Secondo Miceli, il «Drago» (o «Satana»), vinto da San Michele, è «simbolo del male che può essere soggiogato ma mai cancellato del tutto, perché funzionale all’evoluzione» (p. 124). Dunque, il Male è necessario?

Assieme all’esoterista ed alchimista Fulcanelli, Miceli vede le Cattedrali come libri di pietra con simboli magici ed alchemici (cf. p. 132), simboli dell’azione cosmica dei «due principi opposti, il Chiaro e l’Oscuro» (cf. p. 133).

Miceli accenna alla «Grande Madre, la Terra, il cui culto si è incarnato, a seconda delle epoche storiche, in Iside fino a Maria Maddalena» (pp. 135-136).

Secondo Melinda Miceli, un importante simbolo dell’Ordine Templare in Francia è «la Spina templare» (p. 145, grassetto del testo).  La Vicaria del Gran Maestro attribuisce alla Spina templare un significato esoterico e ai Templari certe pratiche verso la «Spina»… :

«Secondo gli induisti, il corpo umano è costituito da due poli: uno in basso, corrispondente all’osso sacro e l’altro in alto, corrispondente al cranio. Specifiche tecniche yoga fanno sì che una certa energia presente  alla base della spina dorsale, risalga attraversandola fino alla sommità del capo. Questo percorso equivale a un’illuminazione. L’energia è paragonata a quella di un serpente arrotolato che si deve srotolare. Questa pratica si chiama Kundalini ed è il principio dello yoga. Il serpente biblico e il serpente Ureus che spunta dalla testa del faraone sono le stesse immagini della Kundalini» (pp. 145-146).

Miceli prosegue: «Durante il processo contro i templari, dovettero rivelare anche l’esistenza di una pratica nelle loro cappelle; il maestro baciava l’osso sacro, cioè la parte bassa della spina dorsale per sollecitare il “risveglio del serpente”, affinché quest’energia potesse risalire in maniera esatta e controllata. Secondo gli induisti il risveglio infatti può essere pericoloso al punto da condurre alla follia e anche alla morte» (p. 146).

Miceli presenta Maria Maddalena come una donna dedita a «studi sacri presso gli Esseni,  o al sacerdozio di Iside» che poi segue Gesù, e in Francia vivrà in una grotta «nutrendosi unicamente di energie angeliche» (p. 147).

Secondo Miceli, la Madonna Nera è «Iside», la dea egiziana della Sapienza, «la Gnosis» (cf. p. 148). E ancora: «Il credo templare è dunque il cristianesimo gnostico, diffuso da Maria Maddalena e i suoi discepoli nel Sud della Francia, praticato all’oscuro del clero. Il culto iniziatico del principio femminile isideo della divina saggezza, fu camuffato da idolatria di Maria e venerazione della Madonna nera.  Secondo questo credo, simile a quello dei catari, ogni uomo e ogni donna è figlio e figlia di Dio, capace di raggiungere la propria illuminazione spirituale e l’ascesa verso cieli più sublimi senza intermediari. […] Secondo i Templari le dottrine della Chiesa cattolica porterebbero il seguace, all’oppressione di un dio vendicativo.  La Chiesa cattolica perseguì lo gnosticismo come mai e l’illuminato sapere della divinità del Sé fu perseguitato […]» (p. 148). 

Più avanti, l’autrice collega ancora la Maddalena alla cultura gnostica e magica (cf. p. 154). La Maddalena: «Divina maestra di sophia celeste e di gnosi» (p. 157).

Di fatto Miceli conferma le accuse portate contro i Templari. Ad essi erano attribuiti «atti blasfemi come quello di sputare tre volte sulla croce e maledire il Cristo all’atto dell’investitura» (p. 161). Ebbene secondo Miceli, con quel gesto i Templari rinnegavano e sacrificavano il Sacro unicamente per liberarlo nella sua azione redentrice… (cf. p. 161).

Poi, l’accusa di adorazione di «una testa barbuta, il Bafometto per il quale – Miceli ne è convinta – l’intero Ordine dimostrava una particolare venerazione» (p. 161). 

Ancora Miceli: «Il Bafometto che fu definito dagli inquisitori testa del Demonio o di Maometto, aveva un significato esoterico molto più profondo delle semplicistiche accuse che furono mosse ai Templari» (p. 161).

Più avanti, Miceli afferma: «L’adorazione per il Bafometto si deve anche vagliare con l’aiuto della tradizione ermetica; in molte raffigurazioni il Bafometto si mostra come Giano Bifronte ovvero avente due volti, uno bianco e uno nero e gli stessi colori del Baussant, il vessillo che i Templari portavano in battaglia.  Ciò fa presumere agli studiosi templaristi il principio ideologico del dualismo, ovvero l’unione degli opposti, posto alla base di tutto il pensiero spirituale e filosofico-sapienziale delle culture antiche» (p. 162).

Miceli prosegue circa i Templari: «I loro rapporti con l’Islam e col sufismo la sua parte più spirituale, erano volti a trovare punti di contatto con il Cristianesimo e creare una religione unica che mettesse fine a tutte le guerre nascoste sotto il sigillo del credo.  I Cavalieri erano convinti che Dio fosse “Uno”, ma declinato dagli umani in diverse entità che dovevano giungere alla coesione nell’unione degli opposti religiosi, l’unica in grado di pervenire al vero Dio» (p. 162).

Di fatto Melinda Miceli fa dei Templari degli gnostici ed esoteristi, perciò si contraddice quando definisce «improbe» le accuse che presentavano i Templari come «una setta esoterica» (cf. p. 164). 

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Diamo un’occhiata anche al video “Alla Scoperta dei Segreti Templari con la Scrittrice Melinda Miceli” (minuti 11:28) postato su YouTube l’8 maggio 2021

Gotha Tv World intervista l’autrice del “Templaris Compendium”.    (https://www.youtube.com/watch?v=gx_9Q6bbVf8). Vediamo alcune affermazioni di Melinda Miceli. 

I Templari: «depositari di un sapere antico come la terra» (min. 1:30-1:36), «incaricati dalla Chiesa di scoprire i segreti delle altre religioni» (1:40-1:44). «Le loro ricerche avevano portato alla costituzione anche di un idolo che fu la sua fine» (1:46-1:53).  Il libro nasce dalla richiesta del Gran Maestro Corrado Armeri (cf. 1:53-1:57). Templari: «Ordine mistico e ascetico ed anche misterico» (3:20-3-25).  Miceli si domanda come potesse essere definito «eretico» un Ordine come i Templari che combatteva per la Chiesa  (cf. 4:36-4:53). Miceli spiega che le accuse di eresia non hanno tenuto conto della «visione simbolica e molto ermetica appartenente all’antica tradizione cristiana dell’Ermetismo» (4:53-5:13) perciò con questo suo libro intende restituire la verità sui Templari (cf. 5:20-5:22)… 

Circa il «Mito» templare Miceli afferma: «Questo mito è attuale più che mai, perché la parola d’ordine che lega tutto il sapere ermetico dei Templari è la coniugazione degli opposti ovvero la fusione degli opposti. Questo non è mai stato compreso» (6:00-6:17). 

I Templari «credevano nella duplicità del Principio cosmico» (6:45-6:48) ossia Spirito e Materia, da tenere in «perfetto equilibrio» (6:54-6:55) per «raggiungere l’Evoluzione» (7:01-7:02).  Poi l’autrice afferma che: «anche il simbolo di Bafometto che è stato presentato come satanico, non è così ma è un codice di decifrazione di quello che può essere una sorta di totem per scongiurare il maleSolve et Coagula. La stessa stella che è in fronte a questo idolo, la stella ebraica, non ha la punta rivolta verso il basso, come i satanici, ma ha la punta rivolta verso l’alto. Questo dice che è un idolo positivo, non satanico» (7:05-7.35).  

Miceli afferma che «il libro è anche iniziatico» (8:23-8:24). I primi 9 Templari avevano «una conoscenza iniziatica superiore» (9:24-9:26) «erano degli esseri iniziati che erano già predisposti e predestinati verso la Conoscenza» (9:34-9:40). Miceli precisa che «il libro appartiene all’Ordine» (9:55-9:57) di cui lei è «il Vicario Internazionale per la Cultura e l’Arte» (10:04-10:06). E afferma: «il nostro obiettivo è diffondere la nuova era templare» (11:13-11:17).

Concludo con alcune domande: 

  •  I Templari Federiciani condividono, e fino a che punto, la Sapienza Templare (Gnosi, Esoterismo, Bafometto-unione degli opposti, Kundalini, bacio all’osso sacro, ecc…) presentata dalla loro Vicaria Internazionale con tanto di prefazione elogiativa del Gran Maestro? 
  • Cosa dicono di tutto ciò i monsignori e chierici che fanno da protettori e guide spirituali dei Templari Federiciani?  Continueranno le loro investiture nelle chiese? 
  • È lecito dire che di fatto anche tra i Templari Federiciani c’è chi tenta di unire gli opposti come  Chiesa e Gnosi?

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