“Costruiremo ancora cattedrali”. Per una storia della cultura cattolica del Novecento

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FONTE IMMAGINE: D'Ettoris Editori (https://www.dettoriseditori.it/)
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Nel retroterra della destra politica oggi al governo, esiste un filone culturale cattolico, non ancora studiato nella sua consistenza e nelle sue radici. Un importante contributo per comprendere questa linea di pensiero ci viene offerto dal libro di Oscar Sanguinetti e Pierluigi Zoccatelli dal titolo Costruiremo ancora cattedrali (D’Ettoris, Crotone 2022, pp. 390, Euro 25,90).

Il sottotitolo del libro reca Per un storia delle origini di Alleanza Cattolica (1960-1974). Lo studio vuole ricostruire infatti la storia di quest’associazione sulla base di memorie di protagonisti, documenti interni, interviste e questionari a militanti, o ex militanti. Giustamente gli autori precisano che, se non è una storia “ufficiale”, non è nemmeno una storia esaustiva. La loro ricostruzione della genesi del movimento si fa però apprezzare per obiettività e rigore scientifico.

Il contributo più interessante del libro non è quello dedicato alle origini organizzative dell’associazione, ma quello in cui si indagano le sue radici culturali, cioè la riscoperta, da parte di un gruppo di giovani idealista e determinato, della Contro-Rivoluzione cattolica, negli anni della rivolta studentesca del Sessantotto. Due personaggi sono i protagonisti di questa riscoperta: Giovanni Cantoni e Agostino Sanfratello: «due persone di alta statura intellettuale e spirituale, di temperamento diverso – più cauto e realista il primo, più ardente di impegno attivistico, il secondo –  ma, felicemente complementari fra loro» (p. 105). L’ideale dell’associazione nascente era espresso dalla prima strofa di un canto, composto da Agostino Sanfratello, «Costruiremo ancora cattedrali,/ritorneremo a viver nei castelli».

Cantoni e Sanfratello danno vita ad Alleanza Cattolica, tra Piacenza e Milano alla fine degli anni Sessanta, in un periodo rovente della storia d’Italia. L’associazione emergeva come un’assoluta novità tra le realtà emerse negli anni Settanta, distinguendosi come il gruppo cattolico più esigente nella formazione e nel reclutamento. Nel settembre del 1975 un aspetto rilevante nella vita personale di molti suoi militanti furono gli Esercizi Spirituali di sant’Ignazio di Loyola, predicati a Fiesole dal padre Lodovico Barrielle, figura di spicco del seminario di Ecône fondato da mons. Marcel Lefebvre.   Intanto, tra il 1975 e il 1976, sulla scia della vittoria nel referendum sul divorzio del 12-13 maggio 1974, il Partito Comunista tentava la conquista del potere, mentre in Parlamento avanzava l’iniziativa di legge sull’aborto portata avanti da radicali e socialisti, con l’appoggio del PCI e la mancata opposizione della DC. Alleanza Cattolica preparò il referendum contro il divorzio e l’aborto; condusse una serrata battaglia contro il compromesso storico e contro i governi rossi Andreotti-Berlinguer, cercando, di dare consistenza dottrinale a un anticomunismo spesso superficiale e inefficace.  

Il contributo più importante del movimento fu intellettuale. Alleanza Cattolica affondava le sue radici nell’area della destra politica italiana che allora, sul piano ideologico, dipendeva soprattutto dal pensiero del filosofo idealista Giovanni Gentile e dell’autore neo-pagano Julius Evola. Malgrado l’Italia fosse la sede del Papato, la cultura cattolica non vi aveva avuto lo sviluppo conosciuto in altri paesi. Giovanni Cantoni e Agostino Sanfratello riscoprirono la grande scuola contro-rivoluzionaria del XIX e del XX secolo, che si richiamava ad autori come Joseph de Maistre, Karl Ludwig von Haller, Juan Donoso Cortés e, in Italia, al conte Monaldo Leopardi, ad Antonio Capece Minutolo, principe di Canosa e al conte Clemente Solaro Della Margarita. Il magistero dei Papi, soprattutto Pio IX, Leone XIII, Pio X e Pio XII costituiva un luminoso punto di riferimento. Questo filone dottrinale, negli anni del post-concilio era vivo e vivace soprattutto in Francia e in Brasile. Decisivo fu per Giovanni Cantoni l’incontro con il prof. Plinio Corrêa de Oliveira, la cui opera principale Rivoluzione e Contro-Rivoluzione divenne il testo di base per la formazione dei giovani militanti. Tra le opere allora diffuse dall’associazione vi era anche Il problema dell’ora presente di mons. Henri Delassus, un testo ristampato nel 1977 in due volumi dalle Edizioni di Cristianità, che ricapitola tutto il pensiero contro-rivoluzionario dell’Ottocento.

Scrivono gli autori del volume: «La bandiera della Contro-Rivoluzione integrale era sventolata a lungo sugli spalti dell’ideale fortezza rappresentata da ciò che restava della cristianità occidentale, ma intorno alla metà del Novecento, almeno dal 1929, cioè dalla Conciliazione e dalla nascita del “clerico-fascismo”, giaceva nella polvere (…) Il merito di Giovanni Cantoni e degli amici delle origini è stato quello di risollevare questa bandiera, di ripulirla dalle incrostazioni ideologiche e da pregiudizi pluridecennali che ne avevano alterato il sembiante e di tornare a farla sventolare in alto con fierezza nel desolato panorama del mondo conservatore del secondo Novecento» (p. 97). Questa bandiera sventolò per molti anni, quando ancora nessun gruppo o blog tradizionalista era nato. Nel decennio 1970-1980 Alleanza Cattolica fu la spina dorsale della reazione cattolica in Italia. Però, a parere di chi scrive, allora militante nell’associazione, la prima Alleanza Cattolica, che arriva grosso modo al 1981, l’anno del referendum minimale sulla vita e della fuoriuscita da Écône dei seminaristi di Alleanza Cattolica, è diversa dall’Alleanza Cattolica degli anni successivi, guidata, dopo la malattia di Giovanni Cantoni, da Massimo Introvigne e oggi da Marco Invernizzi. Attendiamo i successivi volumi di questa storia, per formulare in maniera più precisa il nostro giudizio.

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