CINA: il “Papa nero” della Cina

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Conosciuto come il “Papa nero della Cina”, Anthony Liu Bainian, secondo Massimo Fazzi (“Liberal”, 2 aprile 2009) «è uno degli uomini più influenti nel mondo cattolico dell’Impero di Mezzo, che si frappone con tutte le sue forze fra il Vaticano e il governo cinese, impedendo di fatto una riconciliazione».


Ex seminarista, 75 anni, Liu è nato nella provincia settentrionale dello Shandong. Al momento ricopre il ruolo di vice presidente dell’Associazione patriottica dei cattolici cinesi, un organismo voluto da Mao Zedong in persona che – nello statuto – si propone di creare una Chiesa indipendente e autonoma dalla Santa Sede.

«La sua è una delle figure più controverse di quel complicato mondo composto da diplomazia, sacerdozio e schermaglie verbali che è la comunità cattolica cinese. Divisa in due da oltre 60 anni, questa frappone vescovi, sacerdoti e laici che hanno aderito all’Associazione a coloro che sono rimasti fedeli al Pontefice romano e che, per questo, sono stati (e vengono ancora oggi) perseguitati dal governo».

«Per qualcuno, Liu Bainian cerca di ingraziarsi Pechino guidando la persecuzione contro coloro che sono rimasti fedeli a Roma; per altri, invece, usa la sua influenza per evitare ai cattolici un futuro ancora peggiore».

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