Niente più croci sulle tombe del cimitero di Lugo (Ravenna). Lo ha deciso con tanto di delibera n. 102 l’amministrazione comunale, che ha stabilito anche – in un apposito allegato tecnico – come, sulle lapidi, possano essere riportati solo «dati anagrafici e fotografia».
Il pretesto è sempre lo stesso: «non turbare le diverse sensibilità religiose». Più concretamente è un modo come un altro per azzerare l’identità spirituale, storica e culturale del nostro popolo. La gente, questo, lo ha capito ed ha protestato. Con forza. Al punto da costringere il sindaco a fare marcia indietro.
Sempre per non «offendere» i seguaci dell’Islam, anche il Parroco del quartiere di Genova Legaccio, don Prospero Bonzani, ha organizzato un momento di preghiera tra cattolici e musulmani, invitando alla benedizione i cattolici a «non farsi il segno della Croce».
Il sacerdote non è nuovo a sortite di questo tipo: già a Natale aveva allestito un Presepe con una moschea, poi rimosso dopo l’intervento della Curia.