Nella politica, come nella storia, vi sono uomini e donne che riassumono nelle loro persone una concezione della vita e del mondo. Il nome di Emma Bonino è, in Italia, il simbolo del laicismo integrale, come in Spagna lo è divenuto quello di José Luis Zapatero.
Riportiamo l’articolo di Franco Bechis, apparso su “Italia Oggi” il 21 aprile 2009 Il 22 aprile Giulio Anselmi, ex direttore de “La Stampa” ed ex direttore de “L’Espresso” (dal cui gruppo che controlla “la Repubblica” è stato sostenuto), è stato nominato presidente della più importante agenzia di stampa italiana, l’Ansa, battendo il candidato voluto da…
Recentemente, il presidente della Camera, l’onorevole Gianfranco Fini, in occasione del I Congresso del Popolo della Libertà, ha detto che la legge sul biotestamento, che sta maturando alle Camere, sarebbe poco “laica”, anzi addirittura da “Stato etico”. Ma cos’è lo “Stato etico”? E perché l’accusa del presidente Fini è impropria?
Pubblichiamo alcuni stralci della prolusione del ministro Giulio Tremonti pronunciata il 19 novembre all’Università Cattolica di Milano in occasione dell’inaugurazione dell’anno accademico.«Nella crisi che stiamo vivendo si manifesta la crisi di un paradigma, di un modello sociale che negli ultimi 10-15 anni è stato dominato dall’ideologia della domanda di beni di consumo, magari superflui, meglio…
Cattolici in fuga dal nascente Partito democratico. L’emorragia di consensi riguarda proprio quel tipo di credente che negli ultimi anni sembra essersi orientato sempre più verso Sinistra: il praticante.
In un intervento pubblicato sul “Corriere della Sera” del 20 agosto scorso intitolato Se Cesare supera la misura, Vittorio Messori ha commentato il richiamo del cardinale Bertone sulle tasse, notando che «anche parroci e suore per ‘legittima difesa’ ricorrono a sistemi che non sottopongano tutto l’importo a tutta la tassazione prevista: “Non, intendiamoci, con metodi…
«Secondo Gallinari, erano mille i militanti di Sinistra a conoscere la prigione di Moro. Nessuno ha parlato, tranne uno, lo studente dell’Autonomia bolognese che attraverso Ciò e Prodi ci indicò il covo di Moretti». Lo rivela Francesco Cossiga nell’intervista di Aldo Cazzullo pubblicata sul “Corriere della Sera” del 14 novembre 2007.
La breve stagione del governo Prodi, si chiude ingloriosamente. Prodi è stato l’unico Presidente del Consiglio italiano a cadere per una sfiducia in aula: la prima volta nell’ottobre 1998, la seconda nel gennaio 2008, dopo neanche venti mesi di governo.
La soddisfazione per la caduta del governo Prodi, uno dei peggiori degli ultimi cinquant’anni, non può non accompagnarsi ad una seria inquietitudine per il futuro, meno roseo di come ci verrà presentato in campagna elettorale, quale che sia l’esito delle elezioni del 13 aprile.
Il risultato più eclatante delle elezioni del 13 aprile non è stato la netta vittoria di Silvio Berlusconi (46,8% alla Camera e 47,3% al Senato), ma la bruciante sconfitta della Sinistra, spazzata via dal Parlamento italiano.