(di Lupo Glori) In un’Europa, sempre più invasa da flotte di immigrati e rifugiati politici di fede musulmana, fioriscono e si consolidano, ogni giorno di più, ghetti islamici e “no go zones”, vere e proprie aree territoriali autogestite, off-limits per la polizia, sotto il controllo di bande armate, sottratte al controllo dello Stato.
(di Lupo Glori) Il 16 giugno è stata inaugurata a Berlino, nel quartiere di Moabit, l’ottantottesima moschea della capitale tedesca intitolata al filosofo medievale Averroè, in arabo Ibn Rushd, e allo scrittore tedesco Johann Wolfgang von Goethe. Nulla di nuovo sotto al sole, se non fosse che tale moschea si differenzia dalle 79 precedenti per…
(di Mauro Faverzani) Ci sono un cardinale cattolico, un vescovo evangelico ed uno sceicco musulmano… Sembra l’inizio di una barzelletta, invece la storiella che stiamo per raccontarvi non fa ridere, anche perché è purtroppo vera, per quanto paradossale. Sin dall’inizio.
(di Mauro Faverzani) Che nei centri d’accoglienza per rifugiati ci siano delle criticità, è certo. Non però quelle che lamentano le Sinistre plurali ed antagoniste. Tutt’altro. Ancora una volta il problema sta proprio nei rifugiati… Svezia, Kalmar, nel sud-est del Paese: qui c’è uno di questi centri. Tutto dovrebbe filare liscio. E invece capita che…
(di Mauro Faverzani) Sistematiche angherie e violenze di ogni sorta, ostilità, intimidazioni: a questo sono esposti i rifugiati cristiani e, con ancor più ferocia, quelli convertiti al Cristianesimo. Non in patria, bensì nei centri di accoglienza tedeschi: a Hochtaunus, Renania Settentrionale-Westfalia, nei quartieri di Dahlem e di Steglitz a Berlino.
(di Mauro Faverzani) Ne ha parlato anche la stampa italiana, sia pure senza troppa enfasi, dei bambini brutalmente eliminati dalla ferocia islamica, perché portatori d’handicap. Nei territori siriani occupati dagli jihadisti, almeno 38 piccoli, di età compresa tra la settimana ed i tre mesi, affetti da sindrome di Down e da altre malattie congenite, sono…
(di Tommaso Scandroglio) E guerra sia. Dopo gli attacchi terroristici a Parigi tutti ora invocano una risposta armata in Siria e in ogni luogo dove i terroristi combattono o si addestrano o vengono reclutati. Tutti chiedono che le vesti insanguinate delle vittime parigine vengano rese immacolate nel lavacro purificatore della guerra e tutti si sono…
(di Roberto de Mattei) Tutti gli analisti hanno messo in luce il fallimento dei servizi di sicurezza in Francia nel tragico 13 novembre. La causa prima di questo fallimento, più che all’inefficienza, risale alla incapacità culturale della classe politica e amministrativa francese, che non riesce a risalire alle cause profonde del terrorismo e ai giusti…
(di Mauro Faverzani) I 129 morti e gli oltre 300 feriti di Parigi non han versato sangue per la “Marseillaise”. Non c’entra: è un canto stonato in partenza. E, se simbolo è di qualcosa, lo è di quella Rivoluzione e del conseguente periodo definito, non a caso, “Terrore”, che non fu poi molto differente dall’orrore…
(di Roberto de Mattei – pubblicato su Radici Cristiane – n.108 – ottobre 2015 ) Papa Francesco, tornando dal suo viaggio in Corea l’8 agosto dello scorso anno, ha affermato che «siamo già entrati nella Terza guerra mondiale, solo che si combatte a pezzetti, a capitoli».