(di Cristina Siccardi) Ancora un colpo di machete sulla famiglia, l’ennesimo. «Un altro impegno mantenuto. Avanti, è la #volta buona» ha twittato tutto soddisfatto il premier Matteo Renzi, quando il Parlamento italiano ha approvato in via definitiva (con 398 sì, 28 no e 6 astenuti) la riforma delle norme sul divorzio, che stabilisce che una…
(di Tommaso Scandroglio) Questa storia inizia nel 2005 a Bologna quando lui e lei si sposano. Poi lui, di nome Alessandro, “cambia” sesso e diventa all’anagrafe Alessandra. La legge 164/82 prevede in questi casi il divorzio automatico e la cessazione dei rispettivi diritti e doveri coniugali.
(di Mauro Faverzani) È l’ora del femminismo. A qualsiasi latitudine. Sembrava lo si potesse finalmente archiviare, dopo i danni ideologici prodotti in pieno clima sessantottino. Invece no. E da ferro vecchio è divenuto il grimaldello di nuovo utile come passepartout, per cercare di introdurre ovunque l’ideologia gender in nome di pretesi, fittizi e surrettizi “diritti”.