Candidati pericolosi alle Presidenziali USA del 2024

Candidati pericolosi alle Presidenziali USA del 2024
Print Friendly, PDF & Email

Manca ormai un anno alle 60° elezioni presidenziali negli Stati Uniti che si terranno il 5 novembre 2024. Mentre la campagna elettorale si appresta a entrare nel vivo e il presidente Joe Biden ha annunciato già dal 25 aprile di volersi ricandidare a 81 anni per un secondo mandato assieme alla vice Kamala Harris, si delineano gli altri candidati per questa tornata decisiva della storia americana e mondiale.

Alle elezioni primarie del Partito Democratico, che si terranno tra i mesi di febbraio e agosto 2024, concorrerà fra gli altri Robert F. Kennedy Jr., 69 anni, che sta divenendo polo di attrazione trasversale di molti personaggi e ambienti anti-sistema e no vax di destra e di sinistra. Siccome del terzogenito di Robert Kennedy (1925-1968) e, quindi, nipote di John Fitzgerald Kennedy, il presidente degli Stati Uniti assassinato nel 1963, già si conosce e parla abbastanza, tra i candidati che si stanno pericolosamente avvicinando alla Casa Bianca un approfondimento merita l’ex senatore democratico Joe Lieberman che, assieme all’ex direttore esecutivo del National Association for the Advancement of Colored People, Benjamin Chavis, e all’ex governatore repubblicano del Maryland, Larry Hogan, guida No Labels (Senza etichette), un’organizzazione politica senza scopo di lucro che, all’inizio del 2023, ha annunciato di voler lanciare un candidato “terzo” alle presidenziali in caso di nuova sfida Trump-Biden nel 2024.

No Labels è stata lanciata nel 2010 quando i repubblicani al Congresso si erano uniti al fine di bloccare le iniziative legislative del presidente Obama, definendosi un movimento “di base” con l’intento di riunire tutti gli americani «stanchi degli estremi di sinistra e di destra». Mira quindi in teoria a raggiungere un blocco sociale moderato che, per esempio in Italia, è stato definito Maggioranza silenziosa (1971). In realtà, sempre restando al riferimento alla storia nazionale, No Labels sembra assomigliare ad un Centro che porterà a Sinistra, rievocando il titolo del libro che il prof. Roberto de Mattei ha dedicato al tradimento democristiano(Il Centro che ci portò a Sinistra, Edizioni Fiducia, Roma 1994). E in effetti un commentatore brillante della testata statunitense di destra The American Conservative, Declan Leary, ha definito No Labels un Centro Radicale inedito della storia politica americana.

Per finanziare la sponsorizzazione di un “terzo candidato” da presentare alle presidenziali il gruppoavrebbe coinvolto una schiera di miliardari politicamente diversi e quindi accomunati solo dalla ricerca del potere come, tra gli altri, David Koch, Peter Thiel, Reid Hoffman, Mark Cuban, George Soros e Michael Bloomberg. «Nessuno di essi – ha commentato Leary – è minimamente interessato alle questioni sociali che infiammano il ceto medio americano, come il dovere di proteggere i non nati e la famiglia. Sono, in linea di massima, devoti al libero commercio e poco interessati alla forza americana come principio nazionale o ai posti di lavoro americani come impegno morale» (Declan Leary, In Search of the Radical Center, in The American Conservative, 14 ottobre 2023). Pochi di loro però hanno firmato ufficialmente l’impegno e ad oggi No Labels si rifiuta in realtà di rivelare chi sono i suoi principali sostenitori.

Come rilevato dal Wall Street Journal, No Labels ha per il momento una posizione “agnostica” sui grandi temi etici che dividono i due principali candidati, come ad esempio sul tema dell’aborto, rivendicando come suo unico ed esplicito “valore” il centrismo.

Anche se un eventuale candidato di No Labels alle presidenziali dovrà essere presentato solo dopo il Super Tuesday del marzo 2024 e in conseguenza della possibile rinnovata sfida Biden/Trump, il nome del già citato Joe Lieberman sembra essere quello al momento maggiormente accreditato, con notevoli preoccupazioni per chi lo conosce in quanto, secondo l’agenzia Associated Press, il “terzo partito” starebbe pianificando un budget di 70 milioni di dollari per finanziare la sua campagna, «molto più di quanto qualsiasi “terzo candidato” abbia mai accumulato a partire dalle campagne di Ross Perot del 1992 e del 1996 fino ad oggi» (Jonathan J. Cooper, Arizona says No Labels must accept all candidates even if the third party’s leadership opposes them, in The Associated Press, 29 settembre 2023).

Sebbene tale prospettiva rallegri alcuni sostenitori interni ed esterni di Trump in quanto negli Stati in bilico si valuta che la presentazione di un candidato di No Labels potrebbe sbilanciare il voto in favore di Trump, altri esponenti conservatori mettono in guardia da un eventuale nascosto “patto di desistenza” considerando Lieberman«uno dei protagonisti attuali più vili della politica americana, un uomo la cui sconsiderata capacità di fare il male è mitigata solo dalla sua prepotente mediocrità, un demone per il quale la riduzione dell’Iraq in macerie sarebbe valso il sangue di ogni ragazzo di Buffalo e St. Louis. Solo due cose sono certe di eccitare Joe Lieberman: la morte e le tasse» (Declan Leary, art. cit.). Lieberman, che è diventato indipendente dopo essere stato il candidato del Partito Democratico alla vicepresidenza a fianco del pessimo Al Gore nelle elezioni presidenziali del 2000, ha dichiarato che No Labels lancerà una sua candidatura solo «se pensiamo che abbia una possibilità realistica di vincere» (cit. in Stephen Sorace, Joe Lieberman: No Labels third party not looking to be a “spoiler”, will only launch 2024 bid if it “can win, in Fox News, 27 agosto 2023). Sta di fatto che il navigato ex senatore difficilmente potrà fare un passo indietro rinunciando a qualcosa da Trump in quanto ha già programmato, oltre al budget di cui sopra, anche quella grande convention bipartisan per la nomina dell’aprile 2024, che non a caso si terrà nella centrale – elettoralmente parlando – Dallas, del repubblicano Stato del Texas.

Iscriviti a CR

Iscriviti per ricevere tutte le notizie

Ti invieremo la nostra newsletter settimanale completamente GRATUITA.