Lo scorso 24 giugno, su iniziativa della Fondazione Lepanto, si è svolto un pellegrinaggio di tre giorni a Bosco Marengo, a pochi chilometri da Alessandria, paese natale del santo Pontefice Pio V, in occasione del 450° anniversario della sua morte. Senza dubbio tanto il viaggio quanto il soggiorno in questi luoghi sono stati ricolmi di grazie per tutti i partecipanti in virtù degli intensi momenti di preghiera ma anche per la qualità dei momenti vissuti assieme in un edificante clima di stima ed amicizia.
La prima tappa del viaggio è stata Tortona, la città in cui, nel Santuario della Madonna della Guardia, riposa il corpo incorrotto di san Luigi Orione (1872-1940), un santo non abbastanza conosciuto ma certamente da riscoprire nei tempi oscuri che viviamo, in primis perché grandissimo devoto della Divina Provvidenza. La visita al Santuario è stata segnata da due grandi grazie: la prima è stata certamente la possibilità di acquistare l’Indulgenza Plenaria, in virtù del 150° anniversario dalla nascita del Santo. La seconda, la bellissima notizia del rovesciamento, da parte della Corte Suprema degli Stati Uniti, della storica sentenza Roe v. Wade che, nel 1973, impose iniquamente l’aborto nelle legislazioni dei singoli stati federali. Tutto ciò, significativamente, nel giorno del Sacro Cuore e della memoria di San Giovanni Battista.
Il giorno seguente si è aperto con la celebrazione della S. Messa nella casa natale di S. Pio V, a Bosco Marengo, proprio nella stanza dove, secondo la tradizione, nacque il futuro Pontefice. Erano decenni che questo luogo, trasformato in una piccola cappella, non vedeva la celebrazione di una Santa Messa, essendo utilizzato per lo più come museo o al massimo per la recita del S. Rosario nel mese di Maggio. Nel pomeriggio è stato possibile visitare il Complesso monumentale della Santa Croce, costruito per espressa volontà di San Pio V, una volta fiorente convento di domenicani, oggi adibito a museo. In questa cornice si è svolta la conferenza della professoressa Cristina Siccardi e del professor Roberto de Mattei. La prof.ssa Siccardi ha condotto un interessantissimo e suggestivo excursus storico sul paese di Bosco Marengo e sulla vita di Antonio Ghislieri, in religione fra Michele, domenicano e inquisitore, prima dell’elezione a 225° successore di San Pietro, affermando: «siamo grati a questo Papa che dovrebbe essere fortemente conosciuto nei nostri tempi, così confusi, dove le persone sono smarrite e hanno bisogno di conoscere, apprendere e capire. Purtroppo c’è l’illusione di poterlo fare attraverso l’informazione “invasiva” dei social, ma ciò a discapito del silenzio, della riflessione e della capacità di concentrarsi sullo studio».
La seconda relazione è stata condotta dal prof. Roberto de Mattei, autore della biografia, Pio V. Storia di un papa santo, pubblicata nel 2021 negli Stati Uniti (Sophia Institute) e in Italia (Lindau). Il presidente della Fondazione Lepanto si è concentrato sull’evento dell’elezione a Pontefice di Pio V, avvenuta il 7 gennaio 1566, descrivendo in modo avvincente gli eventi che si sono susseguiti durante il conclave. In particolare, ha ben reso il modo con cui lo Spirito Santo offre il suo decisivo apporto nella decisione dei cardinali riuniti per l’elezione del Papa, sottolineando come esso ha agito nel conclave del 1565 per mezzo dello stesso Ghislieri e del santo cardinale Carlo Borromeo.
L’intervento è proseguito raccontando l’iniziale disaccordo tra questi due santi sulla figura del card. Morone – papabile per il giovanissimo ed inesperto card. Carlo Borromeo, ma escluso, per sospetta eresia, dal più anziano ed esperto card. Ghislieri – culminato poi miracolosamente nell’elezione per acclamazione di quest’ultimo. La relazione si è poi concentrata sugli atti salienti del pontificato di san Pio V, tutti pregni del suo immenso amore per la Chiesa, per la maggior gloria di Dio e per la salvezza delle anime.
Il pellegrinaggio ha avuto il suo epilogo la domenica, con la celebrazione della Santa Messa in Rito Romano Antico sul suggestivo altare maggiore barocco nella stessa Chiesa del Complesso monumentale di S. Croce, luogo ove il santo Papa avrebbe voluto essere sepolto. Il tutto sotto gli occhi del crocifisso che, miracolosamente, nel ‘600 effettuò una torsione in direzione di una cappella laterale della chiesa mettendo così in fuga dei ladri che stavano tentando di trafugare i preziosi reliquiari in essa contenuti.
Con buona ragione, si può affermare che San Pio V sia stato felice di vedere la Santa Messa, da lui restaurata e mirabilmente protetta dalla devastazione protestante, celebrata nei luoghi più significativi della sua esistenza terrena e si può esser certi che non mancherà della sua intercessione presso Dio per coloro che gli hanno reso devoto omaggio con questo pellegrinaggio, ma anche per tutti coloro che continuano a pregarlo in questi tempi così tormentosi per la Chiesa.