Basta ipocrisie, il tradimento dei Popolari

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Avevamo fatto notare un paio di settimane fa quanto il miraggio di una poltrona troppe volte abbia determinato tradimenti e voltafaccia da parte di una classe politica, attenta più all’interesse che all’ideale. Così ecco, ad esempio, il nuovo presidente dell’Europarlamento, Roberta Metsola, “sospettata” d’esser pro-life per aver votato a suo tempo contro l’aborto, “reinventarsi” immediatamente pro-choice, perfettamente allineata col mainstream di Palazzo, unico modo per conservare la carica.

Già in quell’articolo osservammo come il Partito Popolare, tanto europeo quanto di diversi, troppi Stati membri dell’Ue, Spagna in primis, se ne sia infischiato di tradire il proprio elettorato con prese di posizione contrarie ai propri principi, pur di far bottega. Ebbene, è successo ancora, secondo un copione ormai trito e ritrito, che l’agenzia d’informazione InfoCatólica non ha esitato a definire «vergognoso ed irresponsabile», coprendosi di «ridicolo». Non tanto per l’autogoal sulla controversa legge di riforma del lavoro, approvata – guarda caso – solo grazie al voto “sbagliato” di un deputato popolare, ma su di un altro punto, molto più grave per chi dica di riconoscersi nei valori cattolici: 79 degli 89 parlamentari del PP, nonostante avessero promesso il contrario, alla fine hanno votato a favore della legge liberticida, che punisce penalmente quanti difendano la vita nei pressi delle cliniche abortiste, facendola approvare con l’inaspettato risultato di 284 “sì”.

Una svista? Un abbaglio? Un’incomprensione? Nient’affatto, anzi, proprio il contrario: una costante, una terribile costante, che si ripete nel tempo, contando forse sulla cattiva memoria altrui! La stessa costante che nell’ottobre 2016 spinse i Popolari a votare nel Parlamento andaluso un disegno di legge, proposto dall’ultrasinistra di Podemos, «per garantire i diritti delle persone, che si riconoscano come lesbiche, gay, transessuali, bisessuali ed intersessuali (Lgbti) e per sradicare la Lgbtifobia in Andalusia». Un testo, che include anche la possibilità per i minori di sottomettersi a trattamenti ormonali per cambiar sesso, anche senza il consenso dei genitori. Se i Popolari non l’avessero sostenuto, tale disegno di legge non sarebbe mai giunto nemmeno in aula.

Non solo. Nel novembre 2015 il PP, in vista delle elezioni, escluse dalle proprie liste tutti i parlamentari pro-life. Tutti. Senza nemmeno por mano, come viceversa aveva promesso, alla legge Aido sull’aborto. Solo un mese prima, nell’ottobre 2015, il governo, guidato all’epoca dal popolare Mariano Rajoy, con l’immancabile sostegno dell’Ue, varò una guida ufficiale, ma dai contenuti assolutamente ideologici, contro l’«omofobia» dal titolo «Abbracciare la diversità», distribuita in tutte le scuole: in quelle pagine si era giunti all’assurdo di definire la cosiddetta “eterosessualità” contro natura!

E come dimenticare il biasimo ricevuto dall’opinione pubblica e dal vescovo della diocesi di Getafe nel maggio 2015, quando, in piena campagna elettorale, il candidato Juan Soler, dei Popolari, distribuì, assieme al cartoncino col proprio volto, anche preservativi in omaggio?

L’elenco purtroppo potrebbe continuare impietoso, imbarazzante, inaccettabile. Ma sarebbe assolutamente fuorviante immaginare che il problema sia solo del PP iberico. Forse in Spagna è più evidente che altrove, ma non esclusivo. Han tradito i propri sostenitori i Popolari di molti Paesi, gli ex-democristiani di troppe latitudini e pure il Partito a livello europeo, calpestando i cosiddetti principi non negoziabili, la Dottrina sociale della Chiesa, lo stesso Catechismo. Coerenza vorrebbe che la smettessero di pescare consensi dall’elettorato cattolico, che di fatto non rappresentano, a nessun titolo. E prudenza vorrebbe anche che lo stesso elettorato cattolico la smettesse d’illudersi dell’impossibile, ovvero di trovare solide sponde nelle istituzioni, continuando a sostenere ed a votare opportunisti e saltimbanchi politici. Come, anche nei giorni scorsi, malauguratamente i Popolari spagnoli hanno, ancora una volta, dimostrato.

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